© Lorem ipsum dolor sit Nulla in mollit
pariatur in, est ut dolor eu eiusmod lorem
Il cruccio di
Henry James
(edizioni Il Foglio, 2016)
A cent’anni dalla sua scomparsa Henry James necessita di un
doveroso omaggio e di un rispolvero per le nuove generazioni.
Lo scopo del volumetto a lui dedicato è triplice: far conoscere
Henry James a chi non lo ha mai sentito nominare e a chi non
ha mai letto nessuna delle sue opere, sfatare un mito
intoccabile e diffondere uno dei più grandi autori a cavallo
dell’Otto-Novecento che, per la sua elegante profondità, rischia
oggi di venire dimenticato. Riferimento per studiosi e
accademici e autore di culto per i lettori più volenterosi, Henry
James non è uno scrittore popolare. Intorno a lui non si muove
il fanatismo che ha caratterizzato il destino di alcuni come Jane
Austen o le sorelle Bront e le cose curiose sulla sua vita
restano aneddoti occasionali. L’unico contributo alla sua causa
letteraria sembra avergliela data il cinema che ha resto
omaggio ad alcune delle sue opere più famose. Eppure nella
sua sterminata opera letteraria egli si è cimentato nell’accurato
approfondimento dell’animo umano, ritraendolo nelle sue
infinite sfaccettature, sempre alla ricerca di un punto, di una
cifra, a cui tutto si riferisce, senza trovarla mai: un po’ come
quella ricerca del tempo perduto a cui si riferirà Marcel Proust,
uno dei suoi più diretti eredi.