Il Gatto Nero di Federica Marchetti Sito sul giallo e dintorni
Dizionarietto proustiano (edizioni Il Foglio, 2023) A tutt’oggi Marcel Proust è considerato il più grande autore francese di tutti i tempi e Alla ricerca del tempo perduto , la sua opera più celebre, un monumento della letteratura entrato nel Guinness dei Primati per la sua lunghezza: 9.609.000    caratteri,
scritti   in   3724   pagine   (secondo   gli   esperti   per   leggerla   occorrono minimo   3   mesi).   Proust fu un depresso, un indeciso, una vittima di se stesso. Proust e il Narratore della Recherche (chiamato “Marcel” solo due volte da Albertine ne La prigioniera ) coincidono? S e no, resta un mistero. Indubbiamente il Narratore è il portavoce di Proust: la Recherche è una sorta di autobiografia dinamica. Per rendere omaggio al più grande scrittore francese occorreva inventarsi qualcosa: imbarcarsi in un saggio sarebbe stato pericoloso; provare a scriverne la biografia, una missione impossibile; ogni commento o chiosa della Recherche avrebbe rappresentato un suicidio letterario. Con la sua opera e la sua vita, Proust ci appare come un vero e proprio mosaico, una girandola, un rebus da decodificare, un labirinto dove è facile perdersi. Dai commenti e dalle perplessità dei suoi lettori incontrati negli anni, è emerso che, per districarsi nel suo universo, serve una guida essenziale ma efficace. Da qui l’idea di un piccolo dizionario, di facile e rapida consultazione dove ritrovare nomi, luoghi e parole chiave nel tentativo di indirizzare il lettore verso una più comprensibile e godibile passeggiata tra le 3724 pagine dell’immensa opera proustiana. Alla ricerca di Proust, perduto e ritrovato.
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Dizionarietto proustiano (edizioni Il Foglio, 2023) A tutt’oggi Marcel Proust è considerato il più grande autore francese di tutti i tempi e Alla ricerca del tempo perduto, la sua opera più celebre, un monumento della letteratura entrato nel Guinness dei Primati per la sua lunghezza: 9.609.000 caratteri, scritti in 3724 pagine (secondo gli esperti per leggerla occorrono minimo 3 mesi). Proust fu un depresso, un indeciso, una vittima di se stesso. Proust e il Narratore della Recherche (chiamato “Marcel” solo due volte da Albertine ne La prigioniera) coincidono? S e no, resta un mistero. Indubbiamente il Narratore è il portavoce di Proust: la Recherche è una sorta di autobiografia dinamica. Per rendere omaggio al più grande scrittore francese occorreva inventarsi qualcosa: imbarcarsi in un saggio sarebbe stato pericoloso; provare a scriverne la biografia, una missione impossibile; ogni commento o chiosa della Recherche avrebbe rappresentato un suicidio letterario. Con la sua opera e la sua vita, Proust ci appare come un vero e proprio mosaico, una girandola, un rebus da decodificare, un labirinto dove è facile perdersi. Dai commenti e dalle perplessità dei suoi lettori incontrati negli anni, è emerso che, per districarsi nel suo universo, serve una guida essenziale ma efficace. Da qui l’idea di un piccolo dizionario, di facile e rapida consultazione dove ritrovare nomi, luoghi e parole chiave nel tentativo di indirizzare il lettore verso una più comprensibile e godibile passeggiata tra le 3724 pagine dell’immensa opera proustiana. Alla ricerca di Proust, perduto e ritrovato.